martedì 31 gennaio 2012

Fino ad arrivare a ciò che abbiamo oggi


Si è passati cosi al lettore CD

Migliorando i giradischi rendendoli portatili

Gli anni 60/70 sono stati anni del boom discografico, tutti i più grandi artisti investivano sempre più sull'incisione di LP e 45g collezionando milioni di copie vendute, nasceva però l'esigenza di progettare giradischi portatili, nacque così il famoso Mangiadischi  ( il giradischi alimentato a batteria ) che permetteva di ascoltare musica in auto, all'aperto ed ovunque non ci sia possibilità di allacciare il giradischi ad una fonte elettrica. 

In seguito ai dischi, i giradischi

1918 - Vista l'utilità dell'uso del disco inizia a svilupparsi il giradischi elettrico e  nel 1920 è messo in commercio il primo disco flessibile in carbonio,che viene rimpiazzato dal disco in vinile. 

Dopo il grammofono, i dischi

Una quindicina di anni dopo, in seguito ai miglioramenti tecnici, si poté cominciare a registrare su dei dischi (non più su rulli) con il giradischi,qualche successo del grande repertorio musicale, assicurandone in questo modo una diffusione enorme ed un grande successo commerciale. Nel 1908 il disco inciso su due lati incontrò il favore del pubblico e così la tecnologia del disco ebbe sempre maggiore diffusione, anche a causa del prezzo più contenuto.
La prima incisione a 78 giri fu una "Carmen" di Bizet ed un "Concerto per due violini" di Bach, nel 1910, a cui seguì una registrazione integrale della "Quinta Sinfonia" di Beethoven nel 1913.

Dopo il fonografo, il grammofono

Nel 1897 lo studioso Emile Berliner sviluppa il grammofono, pensò che utilizzando un disco con movimento orizzontale, invece che il rullo di Edison si poteva ottenere diversi vantaggi come una più costante velocità, la possibilità di effettuare più copie e occupava minor spazio. 

Con cosa si diffonde e con cosa si è diffusa la musica?

La musica è stata registrata per la prima volta grazie fonografo progettato da Thomas Edison:
Essi si trovavano di fronte ad un oggetto costituito da un rullo di ottone cilindro fonografico sostenuto da un asse filettato. Sul cilindro era tracciato un solco a spirale e la superficie del cilindro era ricoperta da un foglio di stagnola. Durante la registrazione, il cilindro ruotava e la stagnola veniva sfiorata dalla puntina collegata alla membrana vibrante. La puntina, seguendo le oscillazioni della membrana, incideva una traccia profonda nella stagnola che, tesa sopra al solco, poteva cedere sotto la pressione.Per la riproduzione, il processo sarebbe stato inverso.